Compie settant’anni la “fidanzata d’Italia”, la Alfa Romeo Giulietta, un modello che ha fatto la storia dell’automobile ed è, ancora oggi, un punto di riferimento per gli appassionati delle quattro ruote.
Lo svelamento ufficiale al pubblico avviene il 21 aprile 1954 al Salone di Torino, con la sola versione coupè: la Giulietta Sprint colpisce immediatamente durante i primi giorni del Salone vengono raccolti circa 2.000 ordini, una cifra enorme per quel periodo. Due settimane prima del lancio, nel cortile del Portello viene organizzata un’anteprima per gli addetti ai lavori e le autorità: da un elicottero scendono due attori negli shakespeariani costumi di Romeo e… Giulietta.
La Giulietta diventa la “fidanzata d’Italia”, la prima Alfa Romeo con nome femminile e conquista i consensi del pubblico, per la quale rappresenta un simbolo del boom economico E quando dalle linee di produzione al Portello esce la Giulietta berlina numero 100.001, è Giulietta Masina in persona, musa di Federico Fellini, a festeggiare questo importante traguardo produttivo: il primo a sei zeri per un modello della Casa Milanese.
Protagonista della storia di quel periodo, Giulietta è uno dei pilastri della storia del Marchio, ed è per questo che Alfa Romeo ha deciso di dedicare un logo celebrativo al 70° anniversario, disegnato dal Centro Stile, per accompagnare i numerosi eventi organizzati in tutto il mondo da club e appassionati.
Domenica 2 giugno 2024 il Museo Alfa Romeo celebrerà il 70° della Giulietta con diverse iniziative: alle 10.30 ci sarà una parata riservata alle vetture Giulietta, mentre alle 11, una speciale conferenza Backstage organizzata dal Museo sarà dedicata proprio alla sua storia, con gli interventi di numerosi relatori e il supporto dei materiali conservati dal Centro Documentazione. Contemporaneamente, all’interno del Museo verrà inaugurata la mostra “Giulietta. Fidanzata d’Italia” che ripercorre le tappe principali e le diverse versioni di una delle vetture più iconiche della sua epoca, capace di trasformare Alfa Romeo in una grande industria automobilistica e lasciare un’impronta indelebile nella società, nel mondo dell’auto e nella cultura del tempo. La mostra è realizzata in collaborazione con il Registro Italiano Alfa Romeo. Alle 12.30, una seconda parata vedrà sfilare anche le “Nuova” Giulietta del 1977 e la più moderna versione del 2010.
Sempre domenica 2 Giugno il Registro Italiano Alfa Romeo organizza al Museo Alfa Romeo la terza edizione di RealAlfa, il concorso di restauro e conservazione dedicato a Maurizio Tabucchi. Una delle 10 categorie in gara è riservata alla Giulietta Berlina e TI.
Con la giornata di domenica si concluderà anche il “Tour 70° anniversario” organizzato dal Registro Italiano Alfa Romeo, che guiderà una carovana di 70 Giulietta nella zona del lago di Garda, con tappa venerdì 31 maggio al suggestivo Santuario della Madonna della Corona sul Monte Baldo per poi scendere, sabato 1 giugno, nel centro storico di Verona per l’immancabile visita alla casa di Giulietta. In serata, la parata di Giulietta si dirigerà verso Arese dove, il mattino del 2 giugno, parteciperà alla parata sulla pista del Museo Alfa Romeo.
All’inizio degli anni ‘50 il marchio milanese, recente vincitore di due campionati di F1 consecutivi con l’Alfetta condotta prima da Farina e poi da Fangio nel 1950 e 1951, voleva creare un modello che sostenesse i volumi di produzione e si rivolgesse a un pubblico più vasto, senza tradire le caratteristiche principali che avevano già decretato il successo di Alfa Romeo: tecnologia, prestazioni e stile. Il Centro Stile Alfa Romeo si mette all’opera e una delle proposte – quella per la versione coupé Sprint – verrà in seguito sviluppata da Bertone, ad opera di Franco Scaglione, lo stesso designer della quasi contemporanea “2000 Sportiva”, della successiva “Giulietta Sprint Speciale” e della meravigliosa “33 Stradale” del 1967. La stessa Bertone curerà poi la costruzione della Giulietta Sprint. Il risultato è una vettura bassa, con una fiancata essenziale e il posteriore, con il lunotto molto inclinato e avvolgente. Il successo è immediato e travolgente. Di fatto, Alfa Romeo entra in un nuovo scenario competitivo, quello delle coupé compatte ad alte prestazioni, stabilendo nuovi standard tecnico-prestazionali che la pongono a una rilevante distanza dai concorrenti. Il motore della Giulietta è un quattro cilindri bialbero di 1290 cc completamente realizzato in lega leggera (soluzione all’epoca innovativa per un propulsore prodotto in grande serie) che spinge la vettura a circa 170 km/h, con prestazioni paragonabili a vetture di categoria superiore. La Sprint, nella versione “Veloce” si aggiudica anche la propria classe alla Mille Miglia del 1956, oltre a innumerevoli vittorie su piste e strade di tutto il mondo. Alla Sprint vengono presto affiancate numerose altre versioni come la berlina, la Spider disegnata da Pinin Farina pensando al mercato USA (come per la Sprint, disponibile anche in versione Veloce), la Sprint Speciale, ancora di Bertone e la Giulietta SZ di Zagato. Non mancherà neppure una versione station wagon denominata Promiscua. Dal 1954 al 1965 sono state prodotte 177.690 Giulietta in tutte le sue declinazioni, a testimonianza di un successo e di un fascino che non accenna a diminuire nel tempo.
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