I vini di Vallepicciola profumano di passione per la terra e per l’uva; assolutamente radicati nel presente, si proiettano al futuro, ma raccontano perfettamente la storia dell’enologia toscana e il rispetto della tradizione. Una vera marcia in più quindi per le etichette insignite, in questo 2021 non ancora giunto al termine, da numerosi e importanti riconoscimenti delle più autorevoli guide di settore nazionale e internazionale.
Dei vini di Vallepicciola hanno scritto Wine Spectator, da molti ritenuta la rivista di settore più importante al mondo; Robert Parker – The Wine Advocate, sito web spesso considerato la Bibbia per chi vive nel mondo del vino; James Suckling, riconosciuto a livello internazione come uno dei più noti e stimati critici al mondo; Decanter, rivista cartacea e digitale pubblicata mensilmente in circa 90 paesi, che include notizie di settore, guide d’annata e consigli su vini e liquori; Doctor Wine e Guida Essenziale ai vini d’Italia, a cura del giornalista Daniele Cernilli; Annuario dei Migliori vini italiani redatto da Luca Maroni, e La guida ai vini del Gambero Rosso; The WineHunter Gold Award, premio d’eccellenza conferito dall’organizzazione delMeranoWine Festival.
Nello specifico, Quercegrosse Merlot IGT 2018 ha ottenuto quest’anno i 3 bicchieri dal Gambero Rosso, 93 punti da James Suckling, 96 punti da Luca Maroni e TheWineHunter GOLD Award; Chianti Classico Gran Selezione Lapina 2017, 92 punti da Wine Spectator, 92 punti da James Suckling, 94 punti da Luca Maroni, 95 punti da Doctor Wine e TheWineHunter GOLD Award; ilChianti Classico Riserva DOCG 2017 ha ottenuto 93 punti da James Suckling, 90 punti da Robert Parker e la Decanter Bronze Medal. Altri numerosi premi e riconoscimenti con punteggi sempre superiori al 90 per il Chianti Classico 2018 DOCG, il Pinot Nero Boscobruno IGT 2018, il Mordese – Cabernet Franc IGT 2017 e il Pievasciata IGT 2018.
Forte di una filosofia di produzione tecnologicamente avanzata e proiettata decisamente al futuro, Vallepicciola sta confermando, vendemmia dopo vendemmia, una costanza qualitativa, frutto di una bassa produzione in vigna e di pratiche enologiche non invasive, prestando grande attenzione alla personalità delle uve ed alla terra da cui provengono. Per questo non meravigliano i risultati lusinghieri di critica italiana e internazionale per vini che, dentro, portano tutti i profumi della Toscana, tutta l’anima del Chianti Classico.
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