“Questo premio è motivo di grande orgoglio e ci rende particolarmente felici. Era uno dei nostri obiettivi” – ha affermato Francesca Seralvo, terza generazione al timone della Tenuta Mazzolino – “Rappresenta un riconoscimento al nostro costante impegno sia in vigna sia in cantina. E averlo conquistato con il Terrazze Alte – il nostro secondo vino – aumenta la soddisfazione”.
Il Terrazze Alte – pinot nero 100% – è un progetto enoico della cantina lombarda nato poco più di un anno fa.
“Fratello minore” – solo anagraficamente – “del Terrazze, con vinificazione simile” – ha spiegato Stefano Malchiodi, enologo della cantina – “Il suo affinamento richiede qualche mese in più in vasca e viene così imbottigliato dopo la vendemmia successiva”.
Di colore rubino delicato, ma brillante con leggeri riflessi rosso mattone, al naso il Terrazze alte risulta intenso, con quegli aromi tipici da pinot nero con sentori di frutta rossa, arancia sanguinella e qualche nota speziata. Il finale è persistente con un ritorno di buccia di arancia sanguinella, e sentori di frutti rossi a polpa acida che anticipano la progressione di un sorso profondo. Al palato è agile e regala un tannino equilibrato e vellutato. Le severe vene calcareo-gessose gli donano profondità e dinamicità di sorso. Elegante e raffinato come solo il Pinot Noir sa essere, ma anche fresco e intenso, figlio di una vigna “difficile” e come tutte le cose che richiedono più tempo e fatica, il Terrazze Alte rivela un carattere unico e deciso.
I Tre bicchieri del Gambero Rosso sono una grande soddisfazione per la cantina: non la prima ottenuta nel 2023. Solo qualche mese fa il Noir, un pinot nero di razza, prima etichetta della cantina dell’Oltrepò, era stato eletto miglior Pinot Nero della Lombardia alle Giornate Altoatesine. Una strada ricca di successi che rafforzano l’idea di Francesca di aver fatto la scelta giusta, quando poco meno di dieci anni fa ha deciso di lasciare la carriera di avvocato per dedicarsi cuore e testa al lavoro in vigna.
“Sono davvero felice di questo risultato” – ha confermato – “È sicuramente il frutto di una grande lavoro di squadra – con un ringraziamento particolare al nostro enologo Stefano – ed è anche una soddisfazione personale: Tenuta Mazzolino riconquista un premio che mia madre aveva ottenuto per ben sei anni consecutivi. Alla mia gioia si aggiunge quella di tutta la famiglia. Questo premio è il riconoscimento per un lungo e intenso percorso di lavoro, caratterizzato sempre dalla passione e dalla dedizione”.
I tre bicchieri del Gambero Rosso, il massimo riconoscimento assegnato dall’omonima guida Vini d’Italia, dimostrano che la determinazione e la competenza sono fondamentali per raggiungere l’eccellenza.
“Questo riconoscimento è per me non un punto di arrivo ma un punto di partenza. Uno sprone a fare sempre meglio”.
Un obiettivo difficile, ma non impossibile, da perseguire con passione e risolutezza.
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